Lo sapevi che

Tutto sul RENTRI: iscrizioni, obblighi, costi e scadenze

Data di pubblicazione

Il sistema RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) rappresenta una rivoluzione nella gestione dei rifiuti in Italia e una sfida complessa che richiede un approccio sempre più attento e sostenibile. Il nuovo sistema, istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha l’obiettivo di digitalizzare completamente la tracciabilità dei rifiuti, dalla loro produzione fino allo smaltimento o recupero finale. Entrato in vigore a giungo 2023, e operativo dal 15 dicembre scorso con l’avvio delle iscrizioni, a partire dal 13 febbraio 2025 presenterà i nuovi modelli di gestione digitale, ovvero il Registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti in formato digitale e il Formulario di identificazione del rifiuto in formato digitale. Vediamo nel dettaglio tutti gli aspetti da conoscere del RENTRI.

 

Perché il RENTRI è così importante per le aziende?

La gestione dei rifiuti è un tema centrale per le imprese italiane a causa delle normative sempre più stringenti, di una crescente consapevolezza ambientale da parte della società, della competitività a livello globale che richiede alti standard ambientali ai fornitori, e non da ultimo della possibilità di riduzione dei costi aziendali.

  • Trasparenza e controllo: il sistema consente una tracciabilità completa e trasparente di ogni fase della gestione dei rifiuti, facilitando i controlli da parte delle autorità competenti.
  • Riduzione della burocrazia: la digitalizzazione dei processi semplifica notevolmente le procedure amministrative, eliminando la necessità di gestire ingenti quantità di documenti cartacei.
  • Miglioramento dell’efficienza: il nuovo sistema permette di ottimizzare la gestione dei rifiuti, riducendo costi e tempi.
  • Conformità normativa: adottare il nuovo registro elettronico significa essere in piena conformità con le normative vigenti in materia di gestione dei rifiuti, evitando sanzioni e rischi legali.

 

Cos’è il RENTRI e quali sono le sue finalità?

Il registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti è una piattaforma digitale che raccoglie tutte le informazioni relative alla movimentazione dei rifiuti da parte delle imprese, uno strumento fondamentale per le aziende che vogliono gestire l’intero ciclo in modo efficiente, trasparente e nel rispetto delle normative ambientali.

 

Chi è obbligato ad aderire al RENTRI?

Il RENTRI coinvolge tutti i soggetti che operano nel settore della gestione dei rifiuti. Sono tenuti per legge a iscriversi al nuovo registro elettronico:

  • Le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti.
  • I produttori di rifiuti pericolosi, escluse le imprese esonerati dal comma 3 dell’articolo 9 del Decreto ministeriale.
  • Le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale.
  • I commercianti e gli intermediari di rifiuti pericolosi anche senza detenzione.
  • I consorzi per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.
  • Le imprese e i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con più di 10 dipendenti derivanti dalle lavorazioni industriali e artigianali, dalle attività di recupero e smaltimento di rifiuti, dal trattamento di rifiuti, dei fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie.
  • Gli imprenditori agricoli che producono rifiuti pericolosi e con un fatturato superiore a 8.000 euro.

 

Esenzioni dal RENTRI

È importante ricordare però che non tutti i produttori di rifiuti sono obbligati ad iscriversi al RENTRI, esistono infatti alcune esenzioni e particolarità da considerare come:

  • I privati cittadini che producono rifiuti urbani.
  • Le piccole aziende con meno di 10 dipendenti che non producono rifiuti pericolosi (la determinazione del numero dei dipendenti per l’obbligo di iscrizione fa riferimento alla situazione occupazionale al 31 dicembre 2024).
  • Le imprese che non producono rifiuti pericolosi derivanti da attività agricole, agro-industriali e della silvicoltura, sanitarie, commerciali, di servizio, edilizia e costruzioni.
  • Gli imprenditori agricoli che non producono rifiuti pericolosi o che hanno un volume d’affari inferiore a 8.000 euro.
  • Esercenti che rispondono ai codici ATECO 96.02.01, 96.02.02, 96.02.03 e 96.09.02 (centri estetici, tatuatori, parrucchieri) e che producono rifiuti non pericolosi.
  • Le aziende che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi.
  • I produttori di rifiuti non pericolosi che non risultano inquadrati in forma di ente o di impresa (ad esempio i medici, i dentisti, i veterinari non organizzati in struttura di impresa).

Occorre precisare però che se da un lato tutte queste categorie non sono tenute per legge all’iscrizione al nuovo registro elettronico, dall’altro possono comunque iscriversi su base volontaria, per ottenere vantaggi in termini di immagine e di ottimizzazione dei processi.

 

Vantaggi e criticità del RENTRI

Il RENTRI rappresenta un passo in avanti nel settore e uno strumento innovativo e utile per migliorare la gestione dei rifiuti in Italia, tuttavia è importante affrontare le criticità legate alla sua implementazione fornendo alle imprese il supporto necessario per adeguarsi al nuovo sistema. Vediamo pro e contro del nuovo sistema RENTRI:

 Vantaggi del RENTRI:

  • Maggiore tracciabilità, trasparenza e controllo: Il sistema permette di seguire il percorso di ogni rifiuto dalla sua produzione allo smaltimento/recupero, rendendo più difficile l’abbandono illegale e lo smaltimento improprio. Le autorità competenti possono monitorare in tempo reale le operazioni di gestione dei rifiuti, individuando più facilmente eventuali irregolarità, infatti la digitalizzazione delle procedure rende più difficile manipolare i dati e quindi commettere frodi.
  • Miglioramento dell’efficienza e semplificazione delle procedure: la digitalizzazione dei processi burocratici riduce il carico amministrativo per le aziende e consente di pianificare al meglio le operazioni di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti, riducendo anche i costi.
  • Conformità normativa: assicura che le aziende operino nel rispetto delle leggi in materia di gestione dei rifiuti.

Criticità del RENTRI

  • Difficoltà di adattamento: non tutte le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, sono dotate delle competenze e delle infrastrutture informatiche necessarie per affrontare e utilizzare il sistema digitale in modo efficace. A ciò si aggiungono i costi iniziali per l’acquisto di hardware e software, e per la formazione del personale addetto.
  • Complicazione delle procedure: aumento della burocrazia per le aziende che producono grandi quantità di rifiuti o che operano in settori particolarmente complessi, oltre a un’eventuale difficile integrazione con i sistemi informatici aziendali preesistenti.

 

Scadenze e obblighi normativi del RENTRI

Il RENTRI introduce una serie di scadenze e obblighi normativi che le aziende devono rispettare per garantire la corretta gestione dei rifiuti e la tracciabilità dei flussi. Le tempistiche per l’implementazione obbligatoria del RENTRI sono state definite dal Decreto ministeriale n° 59 del 4 aprile 2023, e variano a seconda della dimensione e della tipologia di attività svolta.

  1. La prima fase è stata avviata nel 2023 e ha previsto la pubblicazione delle specifiche tecniche per l’iscrizione al RENRI da parte dei soggetti indicati, quindi la predisposizione delle piattaforme e dei moduli di registrazione.
  2. La seconda fase, che ha preso avvio il 15 dicembre 2024, vede l’obbligo di iscrizione per i soggetti che abbiamo elencato in precedenza.
  3. La terza fase, in vigore dal 15 giugno 2025, estende l’obbligo di iscrizione alle piccole e medie imprese attraverso un calendario diviso per categorie.
  4. La quarta fase, operativa dal 15 dicembre 2025, fa scattare l’obbligo per tutti i produttori di rifiuti pericolosi.

 

Le tempistiche di iscrizione al RENTRI e i contributi economici

Le iscrizioni al nuovo sistema digitale sono suddivise per gruppi di soggetti, con le scadenze specifiche indicate di seguito:

  • Dal 15/12/2024 al 13/02/2025: imprese/enti produttori di rifiuti pericolosi con più di 50 dipendenti; imprese/enti produttori di rifiuti non pericolosi da attività industriali/artigianali con più di 50 dipendenti.
  • Dal 15/06/2025 al 14/08/2025: imprese/enti produttori di rifiuti pericolosi che hanno tra 11 e 50 dipendenti; imprese/enti produttori di rifiuti non pericolosi da attività industriali/artigianali che hanno tra 11 e 50 dipendenti.
  • Dal 15/12/2025 al 13/02/2026: imprese/enti produttori di rifiuti pericolosi che hanno fino a 10 dipendenti; produttori di rifiuti speciali pericolosi non rientranti in organizzazioni di ente o impresa.

Per quanto riguarda i contributi di iscrizione al RENTRI, sono richiesti il pagamento di un diritto di 10€ per i diritti di segreteria e un contributo annuale da pagare ogni anno entro il 30 aprile, così diviso:

  • Produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi (oltre 50 dipendenti): 100€ il primo anno e 60€ i successivi.
  • Produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi (tra 11 e 50 dipendenti): 50€ il primo anno e 30€ i successivi.
  • Produttori iniziali di rifiuti pericolosi (fino a 10 dipendenti): 15€ il primo anno e 10€ i successivi.

 

Sempre per quanto riguarda le tempistiche del RENTRI, è importante precisare che, a prescindere dalle date sopra riportate, dal 13 febbraio 2025 verranno introdotti anche dei nuovi modelli cartacei per il registro di carico e scarico rifiuti e per il formulario d’identificazione rifiuto. Questi nuovi modelli sostituiranno quelli vecchi che di fatto saranno soppressi e non più utilizzabili.

Pertanto tutti i produttori che non dovranno partire con il RENTRI nel suo formato digitale (oltre i 50 dipendenti) dovranno necessariamente provvedere alla sostituzione dei vecchi moduli, che potranno essere utilizzati fino al 12 febbraio 2025 e non oltre.

 

Sanzioni per inadempienze

L’inosservanza degli obblighi previsti dal RENTRI comporta l’applicazione di sanzioni amministrative (e in ultimo anche penali) che variano in base alla gravità dell’infrazione e alla tipologia di rifiuto coinvolto, fermo restando che le sanzioni per i rifiuti pericolosi sono più elevate rispetto a quelle previste per i rifiuti non pericolosi. Le sanzioni previste dal RENTRI sono così comminate:

  • Mancata o tardiva iscrizione: da 500 a 2.000€ per i rifiuti non pericolosi, da 1.000 a 3.000€ per quelli pericolosi.
  • Mancata o errata trasmissione dei dati richiesti: da 500 a 2.000€ per i rifiuti non pericolosi, da 1.000 a 3.000€ per quelli pericolosi.
  • Mancata o incompleta tenuta del Registro C/S: per i rifiuti non pericolosi da 2.000 a 10.000€ più eventuale sanzione accessoria con sospensione dalla carica rivestita per le violazioni più gravi, e per le imprese con meno di 15 dipendenti da 1.040 a 6.200€. Per i rifiuti pericolosi da 10.000 a 30.000€ più eventuale sanzione accessoria con sospensione dalla carica rivestita per le violazioni più gravi, e per le imprese con meno di 15 dipendenti da 2.070 a 12.400€.
  • Mancata o irregolare tenuta del FIR: da 1.600 a 10.000€ per i rifiuti non pericolosi, da 1.600 a 10.000€ e reclusione fino a 2 anni per quelli pericolosi.

 

Il RENTRI rappresenta una svolta significativa nella gestione dei rifiuti in Italia, ma la sua implementazione richiede un impegno costante da parte di tutte le aziende coinvolte. Aderire al registro elettronico non è solo un obbligo di legge, ma soprattutto un’opportunità per migliorare l’efficienza dei processi, ridurre i costi e contribuire alla tutela dell’ambiente. Aneco è al tuo fianco per supportarti in questo percorso: siamo a tua disposizione per fornire chiarimenti sulle normative e sulle procedure di iscrizione al RENTRI, per assistere la tua impresa nell’implementazione del sistema e per offrire la consulenza di cui hai bisogno per la gestione dei rifiuti e la riduzione dell’impatto ambientale.

Documenti

Consulenza

Assistenza Telematica per il Registro di Carico e Scarico dei Rifiuti

Ultimi articoli

21 Gennaio 2025

Gli scarti di legno, un tempo considerati un semplice rifiuto, oggi rappresentano una preziosa risorsa per l’economia circolare. Grazie a […]

8 Gennaio 2025

Adottare uno stile di vita ecosostenibile è una scelta che può sembrare complessa, ma con piccoli gesti quotidiani è possibile […]

8 Gennaio 2025

L’energia dai rifiuti, o Waste-to-Energy, rappresenta una soluzione innovativa per affrontare la crescente produzione di rifiuti urbani e industriali, un’opportunità […]

3 Dicembre 2024

La gestione dei rifiuti in azienda, oggi più che mai, è un tema cruciale per ogni impresa che desidera lavorare […]

2 Dicembre 2024

I rifiuti RAEE, acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, rappresentano una categoria di rifiuti derivanti da dispositivi elettrici […]

4 Novembre 2024

I rifiuti speciali sono i materiali di scarto che derivano da attività produttive, commerciali o di servizio, e richiedono una […]

Servizio personalizzato

Personalizziamo il servizio in base al rifiuto
da smaltire e non solo!

Contatti

Smaltimento rifiuti, Richiedi un preventivo gratuito!

Forniamo la possibilità a tutti i nostri contatti di ricevere un check-up gratuito inerente all’attuale gestione dei rifiuti prodotti, con lo scopo di garantire sicurezza normativa e flessibilità di servizio.